Letture da Calore

Letture da Calore

Proponiamo alcuni estratti da Calore di Bill Streever.

 

Sempre più vittime del caldo

Il colpo di calore uccide centinaia di individui ogni anno. Nella torrida estate del 1980 sono morte migliaia di persone e l’ondata di calore del 1988 se ne è portata via altre migliaia. Tra gli eventi legati al tempo atmosferico che causano vittime negli Stati Uniti, le ondate di calore superano gli uragani, i tornado e le alluvioni. Il maggior numero di vittime si registra tra gli anziani e i giovani, e tra gli abitanti delle città, circondati dal cemento, più che tra quelli delle campagne. Mediamente in un anno muoiono per il caldo 700 americani, ma la cifra è destinata a salire. Il numero di anziani aumenta ogni anno, così come quello di abitanti delle città, mentre le temperature salgono. Il condizionamento indiscriminato dell’aria scatena blackout, ma senza aria condizionata la temperatura all’interno degli edifici va alle stelle. I ricercatori ricavano le cifre da modelli informatici e prevedono che, nei prossimi quattro decenni, il numero medio di decessi provocati dal caldo in America aumenterà da circa 700 all’anno a oltre 3000.
 

Perché la Terra non è così fredda

Il matematico e fisico francese del xix secolo Jean Baptiste Joseph Fourier, famoso per i suoi studi sulle vibrazioni e sullo scambio di calore, si rese conto che la terra, in base alla sua distanza dal sole, dovrebbe essere un pianeta assai più freddo, con una temperatura media prossima allo zero, mentre in realtà si aggira intorno ai 15°. Perché? Egli ipotizzava che il calore potesse provenire dallo spazio, “dalla temperatura comune degli spazi planetari”. Pensava inoltre che la “terra conservasse al proprio interno una parte di quel calore primordiale posseduto all’epoca della prima formazione dei pianeti”. Alla fine però, si concentrò sull’atmosfera e sugli oceani. La sua opera è per la maggior parte dedicata alla distribuzione del calore. “La presenza dell’atmosfera e delle acque” scriveva, “ha l’effetto generale di rendere più uniforme la distribuzione del calore”. Dai tropici il calore si era spinto verso nord e verso sud, ma in qualche modo – e lui non sapeva come – l’atmosfera terrestre aveva intrappolato il calore del sole. In virtù dell’atmosfera, la maggior parte della terra era abitabile. Grazie agli scritti pubblicati nel 1824 e nel 1827 a Fourier viene generalmente attribuita la scoperta di quello che sarebbe divenuto famoso come effetto serra.

Finiremo bruciati dal sole

Il sole è dunque una stella di media grandezza, tuttavia è difficile immaginarne l’immensità. Nei quattro miliardi e mezzo di anni trascorsi dalla sua nascita, l’idrogeno si è trasformato in elio a un ritmo di circa quattro milioni di tonnellate al secondo. Durante questi quattro miliardi e mezzo di anni, il sole è cambiato: ogni miliardo di anni, la sua brillantezza è aumentata del 10 per cento, ed è diventato più caldo del 10 per cento. Tra un miliardo di anni la brillantezza del sole e il suo calore faranno evaporare i nostri oceani e la temperatura della superficie terrestre raggiungerà i 370°. Tra cinque miliardi di anni il sole esaurirà la propria scorta di idrogeno e la fusione rallenterà. Contemporaneamente le forze esplosive esterne saranno sopraffatte dalle forze gravitazionali interne e il nucleo del sole si contrarrà su se stesso. A causa di tale contrazione le temperature aumenteranno e quando raggiungeranno i 100 milioni di gradi – il sestuplo rispetto a ora – il calore scatenerà una nuova serie di reazioni di fusione. Reazioni che trasformeranno l’elio in carbonio, e lentamente l’energia rilasciata dalla fusione dell’elio in carbonio invertirà l’effetto di contrazione del sole: l’energia spingerà il sole verso l’esterno, la sua espansione inghiottirà Mercurio e Venere e distruggerà ciò che sarà rimasto della terra. Per qualche altro miliardo di anni il sole continuerà a pulsare, contraendosi ed espandendosi. Getterà via la sua pelle più esterna, formando una sfera di gas ardente, verde e rosso, al cui interno i resti dell’attuale sole collasseranno su se stessi, diventando delle dimensioni della terra, ma più densi. Sarà una nana bianca, una palla compressa di carbonio, ossigeno ed elementi più pesanti. La superficie sarà resa liscia dalla gravità, priva di colline, valli o crateri. Sarà centomila volte più densa dell’acciaio. Se una bomba all’idrogeno esplodesse sulla sua superficie non la scalfirebbe.