Milano fiorita

Milano fiorita

[pubblichiamo l'Introduzione de I Cento di Milano 2018]

Una classifica, le trattorie, cento posti da condividere

 

E dove altro vorreste vivere, dove altro vorreste mangiare? Se siete famelici lettori di questa guida, se cento posti per un pranzo in osteria o per una cena romantica vi bastano appena, non c’è città in Italia che possa darvi maggiori soddisfazioni di questa. E poche nel mondo.

È come un fiorire improvviso e senza fine, una esplosione di tavole accoglienti, di cuochi che nascono altrove, si fanno le ossa altrove, e poi arrivano in città portandosi dietro il loro bagaglio di pentole, dita ustionate, ricette segrete e scorte per l’inverno e dimostrano al mondo quello di cui sono capaci. I primi dieci, venti ristoranti di questa guida, che nella parte Top sono in ordinata, opinabile, implacabile, classifica sono posti di livello gastronomico internazionale.

Ma questa guida non è solo loro. Oltre ai cinquanta migliori ristoranti, ci sono le cinquanta migliori trattorie che, con una piccola forzatura della lettera, sono per noi i posti dove il conto non supera normalmente i 35 euro, che ci siano i tavolacci di legno o i camerieri col frac. Le trattorie non sono in classifica ma, primo inter pares, ogni anno c’è un vincitore.

Questa guida, insomma, non è di nessuno perché è di tutti, di chi ama lo sfarzo e di chi l’odore di fritto, la cucina da “Formula Uno” o il lento sobbollire di pentole di fagioli, è delle persone di mondo che frequentano con la stessa disinvoltura il Seta o l’Osteria del Biliardo, di chi vuole un posto tranquillo o di chi vuole la gente che conta. Che normalmente è quella che ti accompagna a cena (o ti riporta a casa).

Il resto sono racconti di vita e di cibo, recensioni che ci auguriamo non sembrino solo recensioni, indici che non sembrano indici, mappe e numeri del telefono che invece sono proprio quello..