I Cento di Torino 2016 - Introduzione

I Cento di Torino 2016 - Introduzione

La foto di gruppo

Tutti insieme, cuochi e clienti, top e pop: la famiglia della cucina torinese non è mai stata così felice. Dite cheese.

DI STEFANO CAVALLITO, ALESSANDRO LAMACCHIA E LUCA IACCARINO

ICento_Torino2016Sorridete. Eccovi qui, in posa con noi nella fotografia panoramica della ristorazione torinese. In questa guida, siete con Davide a bere tisane, con Andrea, Angelo, Matteo, Giovanni, Valerio a parlare di calcio, con Andrea a conoscere la Francia del vino, con Cristiano quella del cibo, con Brunilde e Valter a sacramentare, con Celso e le sorelle a far battute osé, con Felice a bervi un mirto, con Antonio a parlar dei masterchef, con Andrea, Alessandra, Gianluca, Stefano, Giovanni e Martino e far serata in San Salvario, con Marcello a battibeccare felici, con Lido a farvi raccontare storie, con Gigi e Pietro a stappare bottiglie. E ciascuno a suo modo, chi con l’estrema raffinatezza dei piatti, chi con la generosa accoglienza d’osteria, ognuno dei mille uomini e donne che sono nelle sale e nelle cucine dei nostri diletti cento (centodieci, pardon) ha un unico, necessario, compito. Prendersi cura di voi. È una grossa responsabilità. Ma voi, cari lettori, non crediate di non averne.

Come ha scritto Gianni Mura, un maestro se fossimo stati in grado di apprendere qualcosa, anche invitare fuori a cena è una grossa responsabilità (questa è una citazione al quadrato). Significa conoscere il vostro ospite e renderlo felice. Magari sorprenderlo. Con questa guida avrete lo strumento per prendervi cura di lui, per farlo gratificare dai piatti veraci di una trattoria, o per stimolarlo con le architetture visionarie dei grandi cuochi, per viziarlo con la piccola pasticceria, il tovagliolo candido, la barbera e lo champagne, la chiacchiera davanti ai fondi di caffè. E del pusacafè.

Uscire a cena è cosa leggera da non fare alla leggera. Allora prendete queste pagine per quello che sono: una guida un po’ diversa dal solito. Cinquanta ristoranti (per noi, i posti dove si spendono più di 25 euro) e cinquanta, più dieci, piole (con forzatura della lettera, i posti dove si spende di meno, anche se non hanno nulla della piola tradizionale). I ristoranti sono in classifica. Le piole no, ma c’è un vincitore. Insieme sono centodieci suggerimenti da suggerire. Il nostro modo di volervi bene.