Chelsea Hotel

Saggi e narrazioni

Chelsea Hotel

Viaggio nel palazzo dei sogni

“La gente diceva che al Chelsea accadevano magie. Per circa 10 dollari alla settimana si poteva affittare una stanza accanto a Edie Sedgwick o perder tempo sul tetto con Allen Ginsberg. Con i vicini si condividevano idee, musica, denaro, vestiti, cibo cucinato sulla piastra elettrica e, a essere fortunati, forse anche un letto. Più si era fuori dal sistema, più si era dentro a questo posto.”

Ci sono luoghi che per qualche misteriosa ragione sembrano poter riassumere in sé l’essenza di una cultura, di una storia, di un mondo talvolta. Il Chelsea Hotel è uno di questi. Un grande palazzo di dodici piani in mattoni rossi, con balconi in ferro battuto e finestre a bovindo, situato al 222 della 23esima Ovest, nella zona di Chelsea, a Manhattan. Questo edificio, appariscente e anonimo al tempo stesso, è il luogo da cui sono partite le fiammate più violentemente creative della musica, della letteratura, dell’arte americana dell’intero Novecento, da Edgar Lee Masters ai Rolling Stones. È anche il luogo dove il sogno visionario più facilmente si è venato di eccessi autodistruttivi. Pionieristico esperimento di vita comunitaria ispirata alle idee del socialismo utopista di Fourier, il Chelsea diviene fin dai primi decenni del secolo un crocevia di artisti di ogni genere e provenienza. Estro e follia, arte e letteratura, cinema e musica, ricchezza e povertà, successi planetari e fallimenti miserabili, esaltazioni estetiche e abuso di sostanze vi si mescolano senza sosta: fra i suoi corridoi nascono, lavorano, amano e si consumano generazioni intere di personalità creative, tanto che qualsiasi lista di celebrità sarebbe riduttiva. Antonín Dvořák, Mark Twain, Thomas Wolfe, Virgil Thomson, Gore Vidal, William Burroughs, Allen Ginsberg, Tennessee Williams, Bob Dylan, Janis Joplin, Jackson Pollock, Jimi Hendrix, Joni Mitchell, Leonard Cohen, Patti Smith, Robert Mapplethorpe, Stanley Kubrick, Andy Warhol, Christo, Sam Shepard, Sid Vicious, Dee Dee Ramone, Madonna, Marianne Faithfull: la leggenda che circonda questa “fantasilandia comunitaria”, come la definiva Arthur Miller (che vi scrisse la sua opera teatrale dedicata a Marilyn Monroe), è semplicemente colossale, e conta i suoi morti e i suoi delitti (dal poeta Dylan Thomas che vi si uccise a sorsate di whisky, a Nancy Spungen, la fidanzata di Sid Vicious, il leader dei Sex Pistols, che vi fu trovata accoltellata nel 1978).

Basandosi su anni di ricerche e innumerevoli testimonianze, Sherill Tippins ci offre la cronaca più esatta e coinvolgente che sia mai stata scritta di questa grandiosa e tragica epopea. Come ne ha scritto un critico americano, leggere questo libro è l’esperienza più simile ad avere in tasca la chiave di una stanza del Chelsea degli anni d’oro che oggi ci possa capitare.

Ean
9788859204572
Pagine
536
Data di uscita
Traduttore:
Anna Lovisolo
Collana
La Biblioteca di Ulisse
Disponibilità
Disponibile
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