L'aspetto storico nella didattica della musica

L'aspetto storico nella didattica della musica

Verifica sperimentale di un percorso nella scuola media

«Istruire il popolo quanto basta, educarlo più che si può. Bisogna far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai»: così scriveva nel 1894 l'allora ministro dell'istruzione Baccelli. Un'affermazione, tra molte possibili, che aiuta a comprendere quanto alcune discipline fondamentali per la formazione dell'individuo, la musica in primis, abbiano faticato, tra le esigenze di "concretezza" e "praticità" che all'istruzione da sempre si richiedono, a conquistare un ruolo pregnante a cavallo delle varie riforme che la scuola ha conosciuto, dall'inizio del secolo scorso fino ai provvedimenti del ministro Gelmini di recente attuazione. Il riconoscimento del ruolo della didattica musicale nell'ambito della formazione, nella nostra tradizione scolastica, ha avuto un cammino particolarmente lungo e difficile. Questo studio ne ripercorre le alterne vicende lungo l'asse storico, con particolare riferimento alla scuola secondaria di primo grado, ricostruendo le fasi della visibilità istituzionale della disciplina storico-musicale, le teorie psico-pedagogiche che hanno sostenuto il suo ruolo formativo e il suo aspetto storico lungo le tappe dello sviluppo cognitivo, l'oggetto della sua speculazione, i metodi d'approccio. Conclude il saggio la testimonianza di un interessante progetto sperimentale di educazione musicale, elaborato e condotto dall'autrice stessa in una scuola media.

Ean
9788860405173
Pagine
208
Data di uscita
Collana
De Sono Tesi
Disponibilità
Fuori catalogo
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