Metropoli d'Asia

Saggi e narrazioni

Metropoli d'Asia

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12 €

Scrittore e editore, Andrea Berrini si è occupato molto di Oriente e di Africa, ma soprattutto è stato ed è un profondo conoscitore delle grandi metropoli asiatiche, non per averci viaggiato ma per averci abitato per più o meno lunghi periodi di tempo. Pechino, Mumbai, Kuala Lampur, Hong Kong. Città che allo sguardo del turista distratto possono sembrare fotocopie l’una dell’altra, specialmente nei loro quartieri più recenti, e che sono invece espressione di realtà profondamente differenti.

Le metropoli dell’Asia contemporanea sono oggetti nuovi di zecca innestati su griglie antiche, spiega Berrini. Negli ultimi due decenni una modernità travolgente ha sconvolto stili di vita inchiavardati sul passato, su società profondamente differenti. Cambia con loro il volto delle città, che cominciano a crescere in verticale, ogni grattacielo un monolito le cui dimensioni travalicano il fin qui conosciuto, le cui forme veicolano segni ignoti ai più, quasi illeggibili. Ai piedi dei giganti cerca uno spazio di sopravvivenza il vicolo con le sue attività informali, cibo di strada, artigianato di servizio, vendita al dettaglio, attività sovrastate dalla misura nuova dove il micro scompare a favore di una economia di scala veicolo di alienazione, ma anche di nuova ricchezza.

Quel che caratterizza queste città rispetto alle nostre è la repentinità del mutamento. Dove a noi è occorso più di un secolo, qui una manciata di anni sono stati sufficienti. Dove per noi il mutamento ha coinciso con il succedersi di molte generazioni, qui esistenze che trovano radice nei villaggi poveri delle campagne si adattano e si trasformano in quelle delle smart city.

Gli abitanti di queste metropoli sono presi in quello che assomiglia molto a un timelapse, un moto accelerato che non riguarda solo l’esterno, l’oggetto del loro sguardo, ma anche il loro sguardo stesso, costretto ad adeguarsi senza soluzione di continuità. Eppure, come abbiamo detto, le metropoli non si rassomigliano tra di loro. Le diverse condizioni di partenza, la differenza nelle proposte della politica e dell’economia, le diversissime culture preesistenti conducono a esiti per nulla scontati, a mondi a sé, poco decifrabili al viaggiatore, che inventano le proprie regole e le proprie consuetudini.

Singapore non è Mumbai, Pechino non è Kuala Lumpur, Hong Kong non è Seoul. La rapidità del mutamento è la cifra comune, ma il mutamento è caratteristico, di volta in volta storicizzato, esito di geografie uniche che cristallizzano in futuri immanenti. Quel che è sicuro è che le tematiche che agitano la classe media delle metropoli sono simili a quelle che agitano noi, in occidente. Ma resta molto lontana, sullo sfondo, quella categoria dell’altrove a cui avevamo fatto l’abitudine, quel terzo mondo dove l’Altro da noi era il povero, e la sua cifra la mancanza di sviluppo.

Ean
9788859265955
Pagine
184
Data di uscita
Collana
La Piccola Biblioteca di Ulisse
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