Musica proibita

Musica

Musica proibita

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28 €
I compositori ebrei e il nazismo

Uno studio ad ampio raggio sul rapporto fra il nazionalismo tedesco e i musicisti ebrei a partire dagli infami scritti razzisti di Wagner (primo fra tutti L’ebraismo nella musica, del 1869), fino allo scatenarsi della barbarie nazista, alle leggi razziali al bando del 1933 voluto da Göbbels nei confronti della cosiddetta “musica degenerata” e alla cosiddetta “soluzione finale”.

I primi capitoli dunque rievocano con precisione i pamphlet antisemiti di Wagner e loro bersagli, in primo luogo Meyerbeer e Mendelssohn, ma lo studio si allarga poi ai compositori che soffrirono il pregiudizio razziale prima del nazismo, fra cui Gustav Mahler, per poi concentrarsi sulle due generazioni che furono direttamente toccate dalle persecuzioni, fino a venire in qualche modo cancellate dalla storia della musica europea, fisicamente o moralmente. Particolarmente interessanti sono i capitoli dedicati alla nascita della musicologia in Germania e al suo rapporto con la questione della razza, e la disamina dei diversi destini degli esuli, accolti con riluttanza da molti paesi europei, Inghilterra compresa; infine è per molti versi sorprendente anche l’apporto dell’apporto che gli esuli americani diedero allo sviluppo dell’industria discografica e dell’intrattenimento, fra colonne sonore e musical.

Musica proibita è un libro ricco e complesso, politicamente e storicamente caldo: non un saggio storico neutro o un’enciclopedia dei compositori dimenticati. Si interroga sulle radici, segue i destini, illumina le conseguenze e affonda lo sguardo negli aspetti più oscuri della nostra cultura e negli esiti tragici a cui condussero; è un testo che fa riflettere e spinge ad approfondire.

Ean
9788859225164
Data di uscita
Traduttore:
Davide Fassio
Collana
Contrappunti
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