Serate d'orchestra

Musica

Serate d'orchestra

Nel teatro d'opera di un'immaginaria città tedesca, durante la rappresentazione delle opere più noiose o scadenti i musicisti abbandonano gli strumenti e, di nascosto al pubblico, cominciano a discutere animatamente; Berlioz si siede fra loro e annota ciò che ascolta, prende parte alle dispute, si abbandona a sua volta alla narrazione. È in questa fantasiosa cornice narrativa che, per venticinque serate consecutive, pagine di diario, pezzi di bravura critica e novelle fantastiche o appassionate giungono a comporsi in una sorta di ampio Decamerone romantico, dal quale emergono gli amori e le idiosincrasie dell'autore: il disprezzo per quella critica musicale che pure egli stesso esercitava da militante, l'ammirazione smisurata per alcuni compositori (Weber sopra tutti), l'odio violento per altri (con un comprensibile picco di acrimonia nei confronti degli "arrangiatori"), l'amore per il tono febbrile e la trovata grottesca. Pubblicato per la prima volta nel 1852, Serate d'orchestra può essere considerato la prova letteraria più complessa e ambiziosa di Hector Berlioz, e rappresenta un indispensabile corollario alla sua creazione musicale; forse nessun altro compositore ha infatti espresso la propria poetica con altrettanta intensità e completezza, pur ricorrendo a una prosa che non solo esula da ogni impianto sistematico, ma trasforma spesso la riflessione in un libero proliferare di narrazioni, immagini e invenzioni poetiche. Al punto che perfino l'opprimente mestiere del critico, nei suoi momenti ispirati, si trasforma in un esercizio di libertà, in un fedele e illuminante rispecchiarsi dell'artista attraverso un differente mezzo espressivo.

Ean
9788870637786
Pagine
464
Data di uscita
Traduttore:
Maurizio Biondi
Collana
Improvvisi
Disponibilità
Disponibile
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