Sotto le onde è un gioiello di narrazione per immagini, opera del duo Meritxell Martí e Xavier Salomó (coppia autoriale con oltre 30 libri all’attivo), un distillato della potenza del loro linguaggio visivo. Il mondo che sta sopra le onde è conosciuto, tranquillo, visibile. Ma è quando ci avventuriamo al di sotto della superficie che comincia la vera sfida.
Martino, il protagonista di questo albo, ha una disabilità motoria che non gli permette di nuotare, ma ama starsene al largo a galleggiare nel suo salvagente. All’amico che si avvicina per proporgli di giocare insieme in spiaggia, però, sembra soltanto un bambino incapace, che preferisce la comodità all’avventura. Un bambino senza coraggio.
Martino guarda il suo amico allontanarsi e decide di rischiare: abbandona il salvagente e si lascia scivolare sotto il pelo dell’acqua, trasformandosi in un pesce. Con intraprendenza si muove nel mare, il suo è un viaggio straordinario, che va sempre più in profondità – fisicamente e simbolicamente. Al suo riemergere, Martino-pesciolino è cambiato: ha recuperato un tesoro, una preziosa collana che sta benissimo al collo della sua mamma, e si lascia portare allegro in braccio fino all’ombrellone, dove lo attende la sua sedia a rotelle.
Ogni tavola di questo albo è limpida come l’acqua del mare, un invito a fermarsi, osservare e lasciare che sia l’empatia a guidare la lettura. In queste pagine Martí e Salomó ci parlano di autonomia, autostima, di limiti da superare, di differenze da accettare e del valore delle amicizie autentiche, che sanno andare oltre la superficie. Affrontano con delicatezza temi profondi come la vergogna, la paura e il rifiuto, mostrando come il coraggio di immergersi – letteralmente e metaforicamente – possa rivelare tesori inaspettati.