Coltrane secondo Coltrane. Tutte le interviste

Musica

Coltrane secondo Coltrane. Tutte le interviste

Tutte le interviste e le conversazioni di Coltrane, collocate nella giusta cornice storica e commentate criticamente. L’autobiografia che Coltrane non riuscì mai a scrivere nel nuovo volume della collana EDT/Siena Jazz curato da Chris De Vito, scrittore e musicologo americano. Il libro è stato proclamato "Libro del jazz dell'anno dalla BBC". In libreria dal 6 settembre 2012.

 

John Coltrane è uno dei giganti del jazz. Come tutti i sassofonisti della sua generazione crebbe sotto l’influenza di Charlie Parker, ma cominciò prestissimo a manifestare l’esigenza di un nuovo sound, qualcosa di precedentemente inaudito, provocatorio e rivoluzionario. La strada che scelse era ardua quanto rischiosa dal punto di vista commerciale, ma Coltrane insistette con coraggio e oggi, a quasi cinquant’anni dalla sua morte, i suoi dischi continuano a essere ascoltati con ammirazione e devozione da migliaia di persone in tutto il mondo.

Data la sua personalità tormentata e poco incline alla pubblicità, di Coltrane si conoscevano finora poche dichiarazioni e interviste. Il musicologo e critico americano Chris De Vito ha finalmente raccolto in questo libro tutte le interviste e le conversazioni di Coltrane, collocate nella giusta cornice storica e commentate criticamente. Si tratta di un testo fondamentale per capire il personaggio Coltrane, il suo carattere, la sua visione, presentato ai lettori italiani nella traduzione di un importante studioso di jazz, Francesco Martinelli, in un nuovo capitolo della collaborazione fra EDT e Siena Jazz.

Ogni singolo articolo, ogni nota di copertina che contenesse un suo commento, tutte le dichiarazioni fatte da Coltrane nel corso della sua carriera sono qui raccolti e ordinati cronologicamente, partendo dai primi, finora sconosciuti pezzi pubblicati su di lui nei primi anni Cinquanta, fino alle interviste della maturità. Il Coltrane che emerge da questi documenti, in buona parte sconosciuti in Italia, è molto diverso dalla sua musica vulcanica: gentile, riflessivo, critico severo di se stesso ma molto raramente degli altri.