I dieci comandamenti del cibo secondo Jay Rayner

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I dieci comandamenti del cibo secondo Jay Rayner

Ai tempi di Mosè non si facevano molte distinzioni sul cibo. Oggi, invece, è diventato uno dei temi principali delle nostre vite. Tocca dunque a Jay Rayner colmare le lacune del profeta: il critico dell'Observer stila un nuovo decalogo - tra ricerca scientifica e humor - dedicato all'alimentazione contemporanea.

Per introdurvi alla lettura, non c'è niente di meglio che citare le parole dello stesso Rayner, che in questo passo spiega quale deve essere l'approccio giusto per seguire fino in fondo i dieci comandamenti del cibo.

«I comandamenti sono stati concepiti in un’epoca in cui con “street food” si intendevano gli scarti di cibo che i poveracci raccattavano per strada; in cui la parola “porcheria” designava situazioni come quella di chi aveva rapporti sessuali con una donna e sua figlia, e non un hamburger con troppe salse; in cui la gente si limitava a comprare gli ingredienti, non ad “approvvigionarsi all’origine”. Allora era tutto molto più semplice. In fin dei conti, la stragrande maggioranza delle decisioni relative al cibo, all’epoca di Mosè, riguardava l’alimentazione di base, cercare di non intossicarsi e non far arrabbiare un dio vendicativo.

In questi primi anni del XXI secolo, invece, come e che cosa mangiamo è molto più importante di tutto ciò. Dimenticate pure il dio vendicativo, perché il problema è che cosa potrebbero pensare i vostri amici se cercaste di mangiare un hot dog con le posate. C’è anche da dirimere la complicata questione se le multinazionali globali del cibo stiano cercando di arricchirsi uccidendovi con una serie di alimenti infarciti di zuccheri. E poi c’è la cupa e alienante esperienza di quando vi sedete davanti al frigorifero prima di infilarci dentro la spesa settimanale, e vi chiedete se la quantità di cibo che non avete consumato la settimana precedente, e che ora andrà sprecata, non vi farà sentire una cattiva persona (sarò breve: mi dispiace, ma è così).

Che cosa significa tutto questo? Significa che abbiamo bisogno di una nuova serie di comandamenti sul cibo, appositamente pensati e tagliati su misura per questa moderna epoca ossessionata dall’alimentazione. Il che a sua volta significa che abbiamo bisogno del nostro Mosè gastronomico, che abbia la competenza, l’autorevolezza, l’intuito e i denti per dettar legge.

Conosco la persona giusta.»

 

Jay Rayner è giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e musicista. Possiede uno spiccato amore per il maiale e una splendida collezione di camicie a fiori. Da oltre quindici anni è critico gastronomico dell’Observer, conduce il programma di cucina The Kitchen Cabinet per BBC Radio 4 ed è ospite abituale sia di The One Show sia di Masterchef. Si esibisce in tutto il Paese con il suo quartetto jazz e in monologhi teatrali. Nel 2016 e 2017 porterà in tournée in Gran Bretagna il nuovo spettacolo tratto da I dieci comandamenti del cibo. Vive a South London con la moglie e i due gli. Questo è il suo nono libro.