Il mestiere del direttore d'orchestra

Musica

Il mestiere del direttore d'orchestra

«Eppure facciamo questa vita e la cerchiamo: frustrati se non ci invitano a dirigere le musiche che amiamo, delusi quando non ci richiamano, convinti che ogni esecuzione fosse grandiosa perché lo era, infastiditi dall’esecuzione di un altro (c’è un tenuto su quella nota e lui la fa breve!) e ci guardiamo alle spalle per vedere chi ha ottenuto quel tale incarico, e come lo ha ottenuto. E la risposta non è mai "perché è meglio di te"».

 

Quanta curiosità avvolge quel personaggio misterioso al centro di ogni spettacolo musicale che preveda un'orchestra, unico a voltare le spalle al pubblico? È il musicista silenzioso, quello che sembra muovere mille fili invisibili agitando le mani dal podio; è l'artista a cui saranno dedicati buona parte degli applausi (o dei fischi!) alla fine dell'esecuzione, sebbene non ne abbia suonato nemmeno una nota. Il direttore d'orchestra è avvolto nel mistero per i non addetti ai lavori: cosa fa, esattamente? Come ne si misura il valore? Quali competenze possiede? Che vita conduce? Quali sono i suoi rapporti con gli altri lavoratori del settore - orchestrali, cantanti, impresari, istituzioni, colleghi? Soprattutto, fino a che punto l'esecuzione di una composizione può essere influenzata dalle sue abilità, dal suo pensiero, dalla sua arte?

Con l'autorevolezza di oltre cinquant'anni di carriera internazionale nei teatri di mezzo mondo, a dirigere le migliori orchestre e i solisti più amati, John Mauceri risponde a queste e a molte altre domande, evidenti come sottili, in un linguaggio comprensibile ad ogni lettore.
Attingendo ai mille episodi ed aneddoti di cui è stato protagonista o che ha rilevato tra i colleghi direttori - tra i più pettegoli dell'universo musicale, racconta lui stesso! - Mauceri evidenzia la magia, il senso profondo, la grandezza e le miserie di una professione difficile, faticosa e di una responsabilità con pochi pari. La sincerità disarmante con cui descrive questo piccolo grande universo, abitato da fuoriclasse e mestieranti, da grandi artisti e personalità dall'egocentrismo sfrenato, lascia sconcertati (se ci passate il gioco di parole), ma è un tuffo nell'arte dei grandi maestri della direzione d'orchestra grazie ad annotazioni musicologiche ineccepibili, dettagli tecnici di straordinaria finezza e una potenza narrativa travolgente.

 

«Chi sceglie il nostro mestiere è mosso da una sorta di attrazione inebriante che conduce al cuore stesso della musica. Potrà sembrare semplicistico, ma per noi la musica è la più eccelsa tra le forme d’arte, e quella che richiede un direttore d’orchestra lo è più di tutte: è ciò che ci spinge inesorabilmente a progredire e ad andare al fondo di noi stessi. Ecco perché continuiamo a praticarla».