Un anno in Provenza

Saggi e narrazioni

Un anno in Provenza

Le avvenuture di un ex pubblicitario inglese diventate un bestseller internazionale.

In una nuova e curata veste editoriale e in una traduzione aggiornata, EDT propone nella collana La biblioteca di Ulisse uno dei titoli più apprezzati del proprio catalogo, Un anno in Provenza di Peter Mayle, pubblicitario inglese trasferitosi alla fine degli anni Ottanta nella remota provincia del Lubéron.

Tradotto in quaranta lingue, fonte di ispirazione per una serie televisiva nel Regno Unito e negli Stati Uniti e sempre più amato dai lettori italiani, il libro ha venduto nel mondo circa sei milioni di copie. Per il ruolo svolto nel diffondere la cultura francese, nel 2002 il suo autore è stato insignito dal governo di Parigi della Legion d'Onore.

In un brillante racconto ritmato dai mesi e dalle stagioni, dall'incontro con le tradizioni ma soprattutto con gli abitanti della Provenza, Peter Mayle trasporta i lettori nel cuore della vita locale e dei suoi piaceri senza tempo, miracolosamente sfuggiti, per citare le parole usate dello stesso Mayle per descrivere l'inalterabile qualità della cucina provenzale, alla "mania contemporanea per il cellophane e per la sterilizzazione su vasta scala".

A poco a poco, prende corpo quello che può essere letto come il diario di un gentiluomo di campagna del nostro tempo: un particolare e affascinante incontro tra vita vissuta e capacità di osservazione del milieu che esprime in modo magistrale la filosofia di una ritrovata (e fortemente cercata) qualità della vita.

A vent'anni di distanza dalla prima pubblicazione, Un anno in Provenza continua a essere un ottimo spunto per chi accarezza il sogno di uno stile di vita più vicino al ciclo della natura, ai suoi ineffabili segreti e a una dimensione umana più accogliente e familiare.

Di questo sogno realizzato, Mayle offre un divertente e divertito resoconto, dall'acquisto della casa - una fattoria bicentenaria - ai rapporti con i vicini, dalla scoperta delle delizie gastronomiche locali, alla lotta contro il micidiale Mistral, fino al rapporto con gli artigiani chiamati a rammodernare il vecchio casolare.

Soprattutto, però, Mayle sembra indicare una rotta: quella che conduce al recupero del rapporto con il territorio. La Provenza, o meglio il Lubéron, nel suo caso; quello che vorranno scegliere per sé, nel caso dei lettori ispirati dalle pagine di questo libro.