Una tomba a Siviglia. Norman Lewis nella Guerra civile spagnola
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L’ultimo libro di Norman Lewis, pubblicato postumo nel 2003, nel quale lo scrittore rievoca uno dei suoi primi viaggi avventurosi, quello compiuto nel 1934 in una Spagna arcaica e poverissima, sull’orlo della guerra civile, seguendo il più improbabile degli obiettivi.
Lewis e suo cognato, Eugenio Corvaja, erano infatti stati inviati dal suocero siciliano dello scrittore alla ricerca di una misteriosa tomba di famiglia a Siviglia. Appena varcata la frontiera il conflitto civile deflagra, viene dichiarato lo stato di emergenza, le frontiere e le strade di comunicazione vengono bloccate: i due sono costretti a vagare per la campagna spagnola per giungere fortunosamente a destinazione, fra pericoli di ogni genere, ma affascinati dalla dura bellezza del paesaggio.
Dalla frontiera a Saragozza e poi su un treno blindato alla volta di Madrid, assistono all’insurrezione armata e agli scontri a fuoco (e a una corrida). Poi li troviamo ancora su un autobus sgangherato fino a Salamanca, e da lì, attraverso una deviazione in Portogallo, finalmente a Siviglia. Le pagine di Lewis ci restituiscono un racconto di straordinaria leggerezza che è insieme la rievocazione di una Spagna affascinante e terribile, oggi completamente scomparsa, e un’avventura picaresca nel cuore di un conflitto epocale. Un distillato del migliore Norman Lewis.
Norman Lewis, definito da Graham Greene uno dei massimi scrittori del XX secolo, è autore di 13 libri di narrativa di viaggio e altrettanti, meno conosciuti, romanzi. Fra i titoli pubblicati in italiano, Un dragone apparente. Viaggi in Vietnam, Laos e Cambogia (EDT 2015), I banditi di Orgosolo (EDT 2015), Un’idea del mondo (EDT 2016), Napoli ’44 (Adelphi 1993), La dea nelle pietre. Viaggi in India (Feltrinelli 1993).