Il favorito di Solimano

Tra le varie figure pubbliche che hanno caratterizzato il lungo regno di Solimano (1520-1566) spicca Ibrahim Pascià. Nato con il nome di Piero sulle coste albanesi flagellate dai pirati, venne rapito durante una scorreria e venduto come schiavo a una ricca vedova dell’Anatolia, che lo educò e qualche anno dopo lo cedette a Solimano, giovane principe in visita.
Nel 1523 Ibrahim, che non aveva ovviamente alcuna esperienza di governo, fu promosso in modo del tutto irrituale alla carica più alta dell'impero, quella di gran visir, e passò al servizio personale del sultano. Per i tredici anni successivi, Ibrahim Pascià accumulò un'enorme autorità e poteri quasi illimitati, reggendo in prima persona l'amministrazione politica e militare dell'impero.
Nel brano che segue Christopher de Bellaigue racconta le origini e la prima fase dell’affermazione di Ibrahim, che Solimano vuole sempre accanto a sé con grande costernazione della corte.