Quassù sull'albero

Bambini e ragazzi

Quassù sull'albero

Due bambini, fratellino e sorellina, vivono la loro avventura su un albero: lassù si sentono liberi di godersi il caldo sole, ma anche la pioggia riparati dai loro ombrelli, di giocare con gli animaletti che si arrampicano su per i rami.

Ma che succede? Qualcuno sta togliendo la scala: sono due castori dispettosi! Per fortuna un’aquila gentile riporta a terra i fratellini, che con assi e chiodi torneranno in cima all’albero... e l’avventura potrà ricominciare!

Quassù sull'albero, il nuovo illustrato di EDT-Giralangolo, è un classico picture-book: l’autrice canadese Margaret Atwood, molto nota per i suoi romanzi e le raccolte di racconti e poesie, ha scritto e disegnato il libro con gusto naïf già nel 1978. I disegni contengono una espressività incisiva nonostante, o forse proprio perché, sono tracciati utilizzando due soli colori: rosso e blu, che insieme danno profondità alle espressioni dei volti, al movimento, all’eleganza della trama formata dai rami.

La traduzione italiana non è la semplice trascrizione letterale del testo, ma una sua rilettura poetica dal giusto ritmo, per conservarne la carica emotiva: «A noi piace star quassù / Qui non c’è da aver paura / Però a volte che spavento / SE C’È VENTO! / Che avventura!!». Con pochi tratti e parole, la Atwood restituisce i diversi stati d’animo dei due bambini accoccolati tra i rami: gli occhioni dei bimbi e del gufetto che li accompagna trasmettono entusiasmo, soddisfazione, paura, gioia.

Lo stile “primitivo”, la delicatezza del tratto mettono a nudo la spensierata profondità di un’autrice capace di comunicare non solo ai più piccoli. Quello che oggi, nell’era dell’elaborazione digitale, potrebbe apparire come un limite (l’artigianalità, il gusto delle cose fatte a mano), in realtà è un grande pregio di Quassù sull’albero: è un libro sincero e diretto, che si contrappone con la sua grazia ai tanti libri che oggi tentano di catturare i bambini con lustrini, copertine luccicanti, mirabolanti pop-up. È il frutto dell’amore per la comunicazione di un’artista a 360 gradi, decisa a regalare qualcosa al suo giovane pubblico attraverso un impegno anche fisico, non solo intellettuale o ipertecnologico.

Il tema della casa sull’albero, un classico dell’avventura “a portata di mano” per ragazzi, è di particolare attualità nel 2011, dichiarato dall’ONU “Anno Internazionale delle Foreste” con il lancio di una campagna di sensibilizzazione. Cosa c’è di meglio che imparare a confrontarsi con la natura fin da piccoli, magari considerandola come una generosa compagna di giochi.