#ioriparto: Enrico Bettinello – Venezia, qui e ora

#ioriparto: Enrico Bettinello – Venezia, qui e ora

Non volendo fare un torto all’evidenza, si riparte sempre e comunque da dove e da come si è.

Per me ripartire non può che significare ripartire da Venezia, la mia città.

Una città di cui forse, leggendo distrattamente i giornali, qualcuno avrà pensato che in queste settimane ci fossero delfini e acque turchesi come in un remake vagamente lisergico di Laguna Blu, che si è trovata all’improvviso svuotata di quella massa eccessiva di turisti che alimentavano la sua economia al tempo stesso snaturandone la natura di comunità viva, ma che si sta svelando una volta di più come luogo meraviglioso e straordinario laboratorio possibile per ripensare la sostenibilità.

Come molti veneziani avrò modo in queste settimane di attraversare la mia città con un agio che ci era concesso solo poche settimane l’anno e di notte, riscoprendo luoghi e sguardi, suoni e silenzi.

Ma soprattutto riallacciando insieme a tante persone quel profondo rapporto tra lo spazio urbano e quello della laguna, reimmaginandone la possibilità di diventare spazio di incontro e innovazione per donne e uomini di ogni parte del mondo che vogliano prendersi cura della sua fragilità e prendere i suoi possibili equilibri come modello per un modo di vivere più sostenibile, non solo qui.

Laboratorio di cultura, di scienza, di artigianato, di ricerca, di innovazione performativa e sociale. Modello di storia, di bellezza, di soluzioni tecniche che si rinnovano, di umanità a portata di passeggiata.

A me sembra sia un buon posto da cui ripartire, unendo la visionarietà al coraggio, le qualità dell’improvvisazione musicale (che è fatta di ascolto e rispetto reciproco, di conoscenza della tradizione, di costruzione condivisa, prima ancora che di “geniale” estemporaneità) alla consapevolezza che siamo connessi con ogni elemento che ci circonda.

Io riparto da Venezia, dal suo mercato e dalle sue imbarcazioni a remi silenziose nei canali, dalla sua vita quotidiana, difficile e bellissima al tempo stessa, acciaccata da acque alte e ora dall’isolamento, ma con la forza sempre di trasformarsi, come ogni laguna che si rispetti…

Riparto da Venezia perché ho la fortuna di essere qui e non si possono perdere certe occasioni.

Enrico Bettinello

Enrico Bettinello è un curatore, scrittore e manager culturale di Venezia, in particolare nell'ambito della musica e delle performing arts contemporanee. È membro del Board dei direttori di Europe Jazz Network e project manager per I-Jazz, l'associazione del festival jazz italiani. Come curatore collabora con NovaraJazz (dove gestisce le residenze e i progetti interdisciplinari), Pro-Helvetia (è creatore e direttore artistico della rassegna New Echoes), Palazzo Grassi/Punta della Dogana, TBA21Academy, La Biennale di Venezia. Dopo la fondamentale esperienza al Teatro Fondamenta Nuove, ha diretto lo IED di Venezia e insegna attualmente all’Università Ca' Foscari.
Scrive per “Il Giornale della Musica” e “AllAboutJazz” ed è autore del libro Storie di jazz (Arcana, 2015).

#ioriparto

È difficile sapere che cosa i giorni strani e durissimi della quarantena hanno depositato dentro di noi, ma prima o poi dovremo riprendere il controllo delle nostre vite, e non sarà facile. È così che in EDT abbiamo pensato di dedicare uno spazio all’idea di ripartenza. Abbiamo chiesto agli autori e agli amici della casa editrice uno spunto che possa essere di ispirazione in questo complicato frangente. Sono voci da tutto il mondo e ci proporranno un concetto, un ricordo, un libro, un brano musicale: il loro punto di ripartenza personale, una fonte a cui attingere l’energia di cui ora avremo bisogno, all'insegna del motto #ioriparto.